Ultimo aggiornamento
05-05-2024 22:47Tags
emergenzeIn seguito all’incendio che ha coinvolto la ditta nella tarda serata del 2/05 ed alla fuoriuscita dalla ditta di materie prime e prodotti contenenti tensioattivi, in seguito alle operazioni di spegnimento dell’incendio, fin dalla prima mattina di venerdì 3/05 personale dell’Agenzia ha effettuato sopralluoghi presso lo scolo Riello ed il fiume Retrone e ha prelevato campioni di acqua superficiale lungo la rete idrica coinvolta dall’inquinamento. Nella figura seguente vengono identificati i punti di campionamento con la relativa numerazione; le frecce indicano la direzione del flusso di acqua che partendo dallo Scolo Riello (punto 1, corpo idrico immediatamente a valle dello scarico acque meteoriche/piazzali della ditta) confluisce nel Fiume Retrone (punti 3 e 4). Si precisa che il punto 1 è stato oggetto di campionamento anche durante l’intervento della notte tra il 2 ed il 3/05/2024. Il tratto in azzurro della figura rappresenta la tubazione interrata che collega le acque provenienti dai fossati perimetrali della ditta con lo Scolo Riello.
In particolare sono stati effettuati campionamenti presso i seguenti punti (tra parentesi i riferimenti dei Rapporti di Prova emessi dal Laboratorio ARPAV):
· Punto 1 (RDP n. 963374 e 963388): Scolo Riello, valle del punto di confluenza con tubazione interrata proveniente da fossato perimetrale ditta.
· Punto 2 (RDP 963389): Scolo Riello, monte confluenza con fiume Retrone.
· Punto 3 (RDP 963387): Fiume Retrone, monte confluenza con Scolo Riello.
· Punto 4 (RDP 963386): Fiume Retrone, valle confluenza con Scolo Riello.
Nella tabella seguente si riportato gli esiti delle analisi dei campionamenti effettuati. Confrontando l’andamento dei parametri, ed in particolare dei tensioattivi ionici e non ionici, si osservano valori molto elevati nel punto di recapito dello scarico acque meteoriche (punto 1), che scendono a mano a mano che ci si allontana. Il punto 3, a monte della confluenza del Fiume Retrone con lo Scolo Riello, evidenzia l’assenza di tensioattivi, a dimostrazione che l’apporto deriva solo dal contributo dovuto all’evento incidentale avvenuto.
RDP (Punto) | C.O.D. [mg/l] | Fosfati [mg/l] | Tensioattivi non ionici [mg/l] | Tensioattivi anionici [mg/l] |
---|---|---|---|---|
n. 963374 (punto 1, notte tra 2-3/05) | 39900 | 27.3 | 1815 | 563 |
n. 963388 (punto 1, mattina del 3/05) | 6610 | 1.07 | 290 | 174 |
n. 963389 (punto 2) | 343 | 0.46 | 19 | 18.3 |
n. 963387 (punto 3) | 9 | 0.12 | < 0.2 | < 0.3 |
n. 963386 (punto 4) | 127 | < 0.30 | 5.7 | 6.7 |
Si evidenzia che in provincia di Vicenza non risultano al momento segnalazioni di fenomeni di moria di pesci. Fenomeni di presenza schiuma sono stati segnalati a Ponti di Debba (Comune di Vicenza) a valle della briglia nel pomeriggio di venerdì 3/05. Dal pomeriggio di sabato 4/05 invece non risulta più presenza di schiume a Ponti di Debba.
Fenomeni di produzione di schiume anche molto intensi sono stati riscontrati a valle in particolare a Padova nel Bacchiglione e nei canali cittadini ieri 4/05 nel tardo pomeriggio. Il fenomeno è compatibile con la tempistica di migrazione degli inquinanti (tensioattivi) con la corrente fluviale.
Si è comunque provveduto a campionamenti delle acque in provincia di Padova da parte del Dipartimento competente nel tardo pomeriggio del giorno 04/05, rilevando un valore di tensioattivi non ionici e anionici pari a 2.5 mg/l all’altezza del ponte di S. Agostino, un valore di 1.7 mg/l nel canale Battaglia zona Bassanello ed un valore di 1.8 mg/l presso il ponte di via Isonzo; nella prima mattina di oggi 5/05 i valori risultavano rientrati nella normalità, non rilevandosi tensioattivi non ionici e anionici in concentrazione superiore al limite di quantificazione (<0.2 mg/l) sia all’altezza del ponte di via Isonzo sia all’altezza del ponte di Voltabarozzo.
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